Verso l’approvazione del nuovo protocollo di sicurezza sulla scuola. Il via libera definitivo in seguito al nuovo confronto con i sindacati.
ROMA – È in fase di approvazione il nuovo protocollo sulla scuola. La firma sul documento è attesa al termine del lungo confronto tra il governo e i sindacati.
Il distanziamento
Come riportato dal Corriere della Sera, le regole sono molto simili a quelle dello scorso anno, anche se non mancano alcune novità come il distanziamento flessibile. “In linea generale – si legge nel protocollo – e qualora logisticamente possibile, si raccomanda di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e di assicurare, anche nelle zone bianche, la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente. Laddove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici, legate anche alla disponibilità di risorse umane e alle conseguenti ripercussioni organizzative, non consentano il distanziamento di sicurezza interpersonale, resta necessario mantenere le altre misure“.
Finestre aperte
Nel protocollo, in base alla bozza che circola, è precisato che “nelle aule scolastiche è opportuno tenere aperte leggermente e contemporaneamente una o più ante delle finestre e/o di eventuali balconi e la porta dell’aula intermittente o continuo. Questa misura può raggiungere la massima efficienza se le finestre, i balconi e le porte si trovano su entrambi i lati dell’aula e dovrà essere adottata anche nelle giornate con avverse condizioni meteorologiche, rimodulando la frequenza e i periodi di apertura delle ante di finestre, di bacone e delle porte e limitando, allo stesso tempo, l’impatto delle condizioni meteo esterne“.
Tampone
Il ministero ha precisato che i tamponi gratis non riguarderanno gli insegnanti No-Vax. Una posizione che rischia di creare nuove tensioni tra Governo e sindacati.
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Per quanto riguarda la vaccinazione del personale scolastico si prevedono corsie preferenziali per la vaccinazione. Inoltre i soggetti non ancora vaccinati potranno iniziare la scuola effettuando il tampone.
“L’Anp non ha firmato il Protocollo perché contraria alla possibilità che le scuole si facciano carico del costo dei tamponi. Inoltre, il testo non chiarisce quali siano i dipendenti non vaccinati che hanno diritto al rimborso del tampone“, ha dichiarato Antonello Giannelli, Presidente nazionale della associazione presidi. ”L’Anp non intende favorire alcuna logica di ‘sostituzione’ della vaccinazione con il tampone. Deve essere chiaro: si tratta di tutela della salute collettiva e questo per noi è prioritario. Ci riserviamo di rivedere la nostra posizione se e quando il testo del protocollo sarà modificato nel senso da noi chiesto“